giovedì 10 febbraio 2011

LETTURA DE "IL PASTORI"

Il Pastori risulta essere senza ombra di dubbio uno dei più importanti, forse il più importante, storici di Montelparo; particolare stima suscita il suo marcato interesse circa l'origine, più o meno eziologica ed etimologica, del paese.
Esponendo delle proprie ipotesi e pubblicando pensieri frutto di anni di studi, il Pastori sostiene con certezza come Montelparo sia stato fondato da un longobardo di nome Elprando; egli definisce, inizialmente, il periodo storico della fondazione all'incirca al IX-X sec. d. C. in quanto, affermando come tale signorotto avesse poi concesso all'abbazia di Farfa i propri terreni in quanto privo di successori legittimi, circoscrive il periodo dopo all' 898, anno in cui l'abbazia di farfa venne spostata dalla sua originaria sede in Sabina a Santa Vittoria in Matenano, a causa delle incursioni saracene, avvenute a partire dal 894-96 sbarcando ad Ostia antica.
Questa considerazione, mirando più a Montelparo, è tanto giusta quanto sbagliata; infatti, come giustamente evidenzia Pastori, i Longobardi non potevano, o meglio, non dovevano possedere alcun tipo di terreno, espressione di potere, dopo la conquista dell'Italia da parte dei Franchi di Carlo magno (che spodestò l'ultimo sovrano longobardo, Desiderio, nel 775 d.C.).
Queste considerazioni, così, portano all'impostazione di Elprando a partire dai primi anni del VII sec, quando gran parte delle Marche erano assoggettate dal Ducato di Spoleto (considerando come il primo duca i Spoleto, Faroaldo I, ci divenne intorno al 578).
A mio personale parere, un passo decisivo dell'opera del Pastori è il seguente "Probabilmente può conjetturarsi, essendo stato costrutto ed edificato Montelparo da un Longobardo, debba esser stato fondato nel VII o nell VIII secolo, allorquando i Longobardi tenevano occupata l'Italia, giacchè intorno all'anno 773 Carlo Magno pose fine al loro regno, distruggendo tuti i loro eserciti e facendo ancor prigioniero l'ultimo loro re Desiderio; è vero che dopo la detta distruzione erano rimasti in ogni parte dell'Italia motissimi Longobardi; onde quando di nuovo li presentò in Italia Adalgifo figlio di Desiderio con numeroso esercito di Greci per riacquistare il regno paterno, che poi fu fatto prigioniero anch'esso, colla sconfitta dell'esercito, da Carlo Magno, dovevan esser tutti i Longobardi esiliati dall'Italia: ma consultando Carlo l'affare col pontefice Leone III prudentemente risolse di tollerarli, a motivo di non tollerare ancora gli Italiani, che eransi congiunti in parentela con i rimanenti Longobardi. Quest'epoca posteriore però non parmi adatta alla fondazione di Montelparo, essendo costrutto da un longobardo".

1 commento:

  1. Il Pastori è la prima fonte storiografica per la Storia montelparese ma ha bisogno di una verifica delle fonti. Pensiamo che Il frate romitano scrisse la sua opera storiografica si guardando le pergamene antiche ma sbagliando a volte fatti storicamente comprovati.

    RispondiElimina